L’albicocco è, senza alcun dubbio, uno degli alberi da frutto tipici dell’area mediterranea. Per tale ragione, il suo habitat naturale è caratterizzato da un clima decisamente temperato. Contraddistinto da una abbondante produzione di frutta, l’albicocco è un albero dotato di rami molto forti e resistenti intemperie. Un albero con tali caratteristiche necessita di scrupolosi interventi di potatura finalizzati principalmente ad orientare la pianta durante la fase di crescita. In questo modo, infatti, è possibile darle ogni genere di forma e si ha anche l’opportunità di tenere sotto controllo la produzione dei frutti. Ma quale è la tecnica più corretta per la potatura dell’albicocco? Per potare l’albicocco è fondamentale conoscere tutte le caratteristiche di tale albero. A questo proposito, è molto interessante fare presente che le caratteristiche mutano dipendentemente dal clima in cui si trova e, soprattutto, in base alla tipologia scelta. Ma vediamo di scendere più nel dettaglio, sviscerando gli aspetti più rilevanti sul tema ed andando, così, ad arricchire la sezione di giardinaggio di Vivicool.
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Potatura albicocco: ma perché è così importante?
Una cosa è certa: la fase potatura di un albicocco non incide in alcun modo sulla qualità dei frutti. L’unico aspetto che dipende direttamente dalla potatura è quello relativo alla loro quantità che, ovviamente, può aumentare o diminuire dipendentemente dal numero di rami fruttiferi lasciati durante la fase di potatura. Un altro obiettivo molto importante della fase di potatura è quello di stabilire con precisione la forma dell’albero. Proprio la forma dell’albicocco, infatti, cambia sulla base delle esigenze per le quali viene coltivato. La potatura ha la possibilità di modificare la forma della chiome. Nell’eventualità in cui si abbia a che fare con un albicocco ornamentale o da giardino, la potatura dovrà essere finalizzata a donare una forma in grado di farlo crescere a ridosso di muri o recinti. Nel caso in cui, invece, si abbia a che fare con un albicocco coltivato per raccoglierne esclusivamente i frutti, i tagli devono agevolarne la crescita a vaso con uno struttura interna formata da tre o quattro rami.
L’alternativa è la struttura a palmetta irregolare. In tal caso, non è necessario creare forme geometriche. La palmetta irregolare è, di sicuro, la forma più idonea per gli alberi da frutto e, dunque, anche per l’albicocco. A tale proposito, è interessante ricordare che alcune piante da frutto non trovano beneficio da una potatura eccessiva e tra queste vi è proprio l’albicocco. Per tale ragione, è fondamentale intervenire con gradualità e con la massima cautela.
Potatura albicocco: ecco le varie tipologie
Come avrete avuto modo di capire leggendo il paragrafo precedente, per potare un albicocco è possibile scegliere tra due tipologie di potatura. Vediamo, quindi, nel dettaglio, quali sono tali tipologie di potatura. La prima delle due tipologie si chiama potatura di allevamento e la seconda potatura di produzione. Alla potatura di produzione, nel caso in cui la tipologia di arbusto coltivata lo richieda, è possibile abbinare i tagli di ritorno. Niente paura, non è nulla di eccessivamente complesso. Si tratta solo del taglio dei rami che si trovano molto vicini a quelli laterali in modo tale da rendere gli altri più produttivi. Ovviamente, tale taglio deve essere effettuato in maniera razionale e facendo molta attenzione a non intaccare in alcun modo gli altri rami. In tal caso, infatti, a pagarne le conseguenze sarebbe l’intera pianta. La potatura di allevamento, invece, deve essere effettua entro i primi quattro anni di vita dell’arbusto e consiste in un taglio grazie al quale sarà possibile dare alla chioma la forma desiderata. I tagli successivi, invece, serviranno per eliminare tutti i rami in eccesso e, soprattutto, per regolare la crescita dell’arbusto. Per quanto riguarda, poi, i tagli di formazione, è necessario fare presente che essi dipendono dalla tipologia di allevamento. Nella tipologia ad imbuto, ad esempio, vengono eliminati i rami più grandi che interferiscono con la crescita del ramo centrale. Nell’allevamento a palmetta, invece, vengono accorciati solamente i rami laterali in modo tale da agevolare la crescita di quelli centrali. Come avrete capito, quindi, la potatura è finalizzata a consentire alla pianta di crescere sana e robusta.
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Potare l’albicocco: qualche consiglio pratico per una potatura efficace
L’albicocco può essere potato sia in inverno che in estate. Per quanto riguarda la potatura invernale è importante tenere conto del fatto che è preferibile optare per i mesi di gennaio/febbraio quando la pianta è nella fase di cosiddetto riposo vegetativo. In tale periodo, infatti, la pianta si sta preparando per la fase seguente e, quindi, la potatura non inficia in alcun modo la produzione. Ovviamente, tutto dipende dalla zona climatica in cui si trova la pianta. Nel caso in cui, infatti, la pianta si trovi in aree molto fredde, la potatura può essere effettuata anche nel mese di marzo.
E per quanto riguarda, invece, la potatura estiva? Detta anche potatura verde, la potatura estiva dell’albicocco è finalizzata principalmente a ridurre la dimensione della chioma e, per tale ragione, non deve interferire in alcun modo con la crescita dei rami. Anche in questo caso, è estremamente necessario tenere conto della zona climatica in cui è cresciuto l’arbusto anche se è consigliabile effettuare la potatura nei mesi di giugno/luglio. Senza alcun dubbio, la massima precisione è indispensabile. Un taglio sbagliato, infatti, potrebbe provocare un danno irreparabile alla pianta compromettendone le future produzioni. Prima di mettersi a potare un albicocco è necessario tenere conto di alcuni accorgimenti molto importanti. In primo luogo, ad esempio, è opportuno essere molto prudenti nel maneggiare i vari attrezzi da lavoro. Essi, inoltre, devono essere accuratamente puliti e disinfettati sia prima che dopo averli utilizzati. In ultimo, è opportuno sapere che, dopo che si è formata la chioma dell’albicocco, è necessario fare molta attenzione alla potatura di produzione. In tale fase è importante eliminare solo ed esclusivamente i rami secchi che non possono più dare frutti o che potrebbero rendere complessa la crescita agli altri rami. A questo punto, siete in possesso di tutte le informazioni necessarie per potare ogni genere di albicocco. Non vi resta, quindi, che procurarvi gli attrezzi del mestiere, armarvi di pazienza e mettervi all’opera con la massima scrupolosità.