Durante l’ultima udienza dello scorso 23 settembre nel processo per l’omicidio della piccola Yara, è stata ricostruita tutta l’indagine che dal novembre 2010 al 16 giugno 2014 ha portato Massimo Giuseppe Bossetti in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio. Durante l’udienza, però, è stata accennata anche una presunta crisi di coppia tra Bossetti e la moglie Marita Comi. Le scappatelle, dunque, prima della madre di lui con Guerinoni, ora della moglie. Vediamo le ultime news di oggi.
Omicidio Yara Gambirasio: la ricostruzione e le news di oggi
Michele Lorusso, ex comandante dei Ros di Brescia, sviscera durante l’udienza del 23 settembre tutta l’indagine costruita fino ad oggi, facendo vacillare la difesa del presunto omicida Bossetti. In udienza Lorusso afferma che il furgone cassonato Daily Iveco, mezzo in uso a Bossetti per la Procura, fu ripreso dalle telecamenrte di zona percorrere per ben sei volte, tra le 18 e le 19.15, la strada che porta alla palestra dove la piccola Yara scomparve proprio la sera del 26 novembre. Punto cruciale delle indagini, sul quale aleggia ancora molta incertezza, è l’uscita o meno della piccola dalla palestra: secondo la ricostruzione Yara usciva dalla palestra il giorno della sua scomparsa intorno alle 18.40, ma nessuno conferma di averla vista uscire e nessun testimone può confermare questa strada.
Stando alle ultime news, Lorusso continua, poi, la sua testimonianza ricordando la testimonianza di un uomo che ha visto Bossetti quella sera nei paraggi della palestra ed un prelievo bancomat fatto dal presunto omicida vicino casa Gambirasio. Il teste conclude la dichiarazione sostenendo fermamente che la piccola Yara sia stata uccisa in quel campo. Poi viene accennato alla crisi di coppia tra Bossetti e la moglie Marita.
Yara Gambirasio ultime news: le scappatelle di madre e moglie al processo
L’omicidio di Yara Gambirasio, scomparsa il 26 novembre 2010 a Brambate Sopra, vede un’inchiesta dai grande numeri lunga e complessa che parte con 18 mila test del DNA, prosegue con duemila profili genetici confrontati, venitmila furgoni Iveco analizzati, concludendo con mille persone ascoltate. Tutto ebbe inizio con l’individuazione del vero padre di “Ignoto 1“, che lasciò tracce del dna sugli slip della piccola vittima. Si risale in questo modo a Giuseppe Guerinoni, un autista di autobus. I suoi figli, però, pare non abbiano nulla a che fare con il fattaccio, ed è qui che si trova il primo tradimento. Ester Arzuffi, 67 anni, ebbe una relazione illegittima con Giuseppe Guerinoni dalla quale nacquero due gemelli: Massimo Giuseppe e Laura Letizia. Giuseppe, proprio come Guerinoni. Laura Letizia, come la moglie dell’autista di autobus.
Dal primo tradimento che entra a far parte del processo, passiamo al secondo, che probabilmente potrebbe essere il movente del delitto. MArita Comi e Bossetti, infatti, non avevano un rapporto idilliaco. . “L’insoddisfazione per la vita coniugale può aver spinto Bossetti a cercare alternative”, ha dichiarato in aula il pm Letizia Ruggeri. La crisi della coppia sarebbe provata da due presunte relazioni extraconiugali di Marita Comi, prima e dopo il delitto. Secondo la ricostruzione dell’accusa, tra Bossetti e la Comi non ci sarebbero stati scambi di telefonate o sms durante tutta le stettimana della scomparsa di Yara. Sono state, inoltre, recuperate nove ricevute di un Motel di Stezzano dove Marita avrebbe trascorso alcune ore con i suoi amanti. Il tradimento e la crisi di coppia come eventuale movente del delitto saranno certamente gli argomenti delle prossime udienze del processo. Nella speranza che la piccola Yara trovi finalmente la giustizia che merita.