Per guidare la moto o lo scooter esistono diversi tipi di patente: la lettera che contraddistingue le patenti per la moto è la A, ma anche i titolari di patente B conseguita prima del 1986 possono guidare qualunque tipo di due ruote (quelli che l’hanno ottenuta successivamente possono guidare mezzi fino a 125 cc e 11 kW ma solo in Italia). Per quanto riguarda la patente per la moto si parte quindi dalla AM che permette di guidare i cinquantini fino ad arrivare alla A3, che permette di guidare qualsiasi motocicletta senza nessun tipo di limitazione. Se invece siete in procinto di cambiare la vostra due ruote date un’occhiata all’articolo sul passaggio di proprietà. Vi riassumiamo qui di seguito le caratteristiche principali delle 4 tipologie di patente per la moto. PATENTE AM (EX CIGC PATENTINO PER I CICLOMOTORI) Dal 19/01/2013 non viene più rilasciato il patentino per i ciclomotori, ma per poter guidare un cinquantino bisogna ottenere la patente AM in ogni caso i patentini mantengono la loro validità in Italia ma non sono validi per la circolazione in ambito UE. La patente AM invece permette di guidare anche all’estero ma solo se si sono compiuti i 16 anni e permette il trasporto di un passeggero una volta compiuti 18 anni. La patente AM si può conseguire a partire da 14 anni presso un’autoscuola o da privatista presso la Motorizzazione Civile e permette di guidare ciclomotori a 2 o 3 ruote con velocità massima di 45 km/h, cilindrata inferiore 50 cc e potenza inferiore a 4 kW, nonché quadricicli leggeri aventi massa a vuoto inferiore a 350 kg con velocità massima di 45 km/h, cilindrata non superiore 50 cc e potenza inferiore a 4 kW. Per ottenere la patente AM il candidato dovrà sottoporsi ad un esame teorico; in caso di esito positivo otterrà il foglio rosa (con validità sei mesi) che gli permetterà di esercitarsi alla guida in vista dell’esame pratico. Attenzione al tipo di trasmissione del veicolo utilizzato all’esame: se il mezzo utilizzato è dotato di cambio automatico, la patente AM sarà valida solamente per la guida di ciclomotori, tricicli o quadricicli leggeri con cambio automatico. Allo stesso modo, per ottenere la AM per le microcar, bisognerà sostenere l’esame pratico con la microcar. PATENTE A1 La A1 si può conseguire a partire dai 16 anni e consente di guidare motoveicoli di cilindrata non superiore ai 125 cc con potenza contenuta entro gli 11 kW (con un rapporto potenza/peso di 0,1 kW/kg) e tricicli con non più di 15 kW. Come per la patente AM, è possibile il trasporto di un passeggero solo dopo aver compiuto i 18 anni. Anche per la patente A1 il candidato dovrà sottoporsi ad un esame teorico (i quiz sono gli stessi anche per le categorie A2 e A3 o A libera) e successivamente ad un esame pratico che deve essere eseguito con una moto con cilindrata compresa tra 120 e 125 cc, potenza massima di 11 kW, velocità massima di almeno 90 km/h e cambio manuale. Nel caso in cui venga utilizzato uno scooter o una moto senza marce, la patente A1 sarà limitata alla sola guida di motocicli con cambio automatico. Quindi attenzione, ribadiamo: non è obbligatorio usare una moto a marce, ma se si usa un mezzo col cambio automatico, la patente è limitata ai senza marce. PATENTE A2 Sono necessari almeno 18 anni per poter ottenere la patente A2, che poi consente di condurre moto e scooter fino a 35 kW (o con rapporto peso/potenza di 0,2 kW/kg). Per questo le Case produttrici depotenziano alcuni modelli per consentirne la guida ai possessori di patente A2, bisogna però tener conto che la potenza massima in origine di questi modelli non può essere superiore ai 70 kW. Anche per la patente A2 il candidato dovrà sottoporsi ad un esame teorico (chi ha già la A1 o la B deve sostenere solo un esame pratico) e successivamente ad un esame pratico, che deve essere eseguito con una moto di almeno 400 cc, potenza compresa tra i 25 e i 35 kW, rapporto potenza/peso massimo di 0,2 kW/kg e, per evitare limitazioni, cambio manuale. Vale quindi lo stesso discorso fatto per la A1: non è obbligatorio usare una moto a marce, ma se si usa un mezzo col cambio automatico, la patente è limitata ai “senza marce”. PATENTE A3 O A LIBERA La patente A3 permette di guidare moto senza alcun limite di cilindrata e di potenza e può essere conseguita a partire dal 20° anno di età solo se si è già in possesso della patente A2 da almeno due anni; diversamente bisognerà aspettare i 24 anni. Se il candidato è già in possesso di un’altra patente (A1, A2, B), per poter conseguire la patente A gli sarà sufficiente sostenere un esame pratico; in caso contrario – cioè se non si “arriva” da nessun’altra patente o se si possiede la AM – dovrà sottoporsi ad un esame teorico (i quiz sono gli stessi anche per le categorie A1 e A2) e successivamente ad un esame pratico che deve essere eseguito con una moto di almeno 600 cc di cilindrata con potenza di almeno 40 kW. Riassumendo, si potranno guidare, possedendo la patente adeguata: 14 anni: veicoli della categoria AM solo in Italia ed è proibito trasportare passeggeri; 16 anni: veicoli della categoria A1 ma è proibito trasportare passeggeri; 18 anni: veicoli della categoria AM e A1 ed è consentito trasportare passeggeri; veicoli della patente A2; 20 anni: veicoli della patente A, se il conducente è titolare di patente di guida A2 da almeno 2 anni e sostenendo un esame pratico con veicolo adeguato (cliccate qui per vedere un video esclusivo che mostra come si fa); 24 anni: veicoli della patente A (accesso diretto, senza precedenti titoli di guida di categoria A). REQUISITI FISICI Per ottenere qualunque delle patenti A (ma anche B), è necessario avere una vista non inferiore a 10/10 complessivi con almeno 2/10 per l’occhio che vede di meno (naturalmente anche con l’utilizzo di lenti, ma con la differenza fra le lenti non superiore a tre diottrie). L’udito deve consentire di percepire da ciascun orecchio una voce ad almeno due metri di distanza. Non devono essere presenti alterazioni anatomiche invalidanti. ANCHE DA PRIVATISTA Naturalmente si può conseguire la patente per la moto anche presentandosi da privatisti. È necessario disporre (essendone proprietario o avendola in prestito da un conoscente, che però deve rilasciare una delega) di una moto di potenza adeguata alla patente richiesta e naturalmente in regola con il Codice della Strada (frecce, specchietti, portatarga, dbkiller, etc). Il consiglio, oltre che di fare la necessaria pratica, è quello di riprodurre le condizioni dell’esame in area chiusa per imparare come affrontarle al meglio (nella gallery trovate uno schema). COSTI DELLA PATENTE PER LA MOTO L’iter per conseguire la patente per la moto da privatista costa intorno ai 130/140 euro, a seconda di quanto si spende per la visita medica. In autoscuola, invece, il prezzo è variabile: ad ogni modo si parte da una base di 250/300 euro a cui vanno aggiunte le guide che possono costare intorno ai 20/30 euro per ogni 30 minuti. Ma qui si entra nel regime di libera concorrenza quindi vi riportiamo cifre puramente indicative.
Quale patente serve per moto, scooter e ciclomotori? Tutte le info
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