Emma Marrone è in giro per l’Italia con il suo tour “Emma limited edition” (stasera sarà proprio nel suo Salento, a Gallipoli) e, a distanza di 4 anni dai suoi esordi, la cantante riconosce di averne fatta di strada e di essere cresciuta sia dal punto di vista professionale che da quello personale. Intervistata per la trasmissione radiofonica di RSI “Baobab Sottotiro“, la cantautrice ha raccontato di aver accettato di mostrare anche la sua femminilità.
Emma Marrone ha da poco spento le 30 candeline e racconta di sentirsi più donna: “Crescendo in questo mestiere ho acquisito un po’ più di sicurezza in me stessa. Sto cambiando non solo come artista, ma sto crescendo anche come donna, forse perché sto iniziando anche ad accettare questo lato femminile che è in me. Ed è anche bello far vedere alle altre persone che ci sono tante altre sfaccettature della propria personalità. Anche se, come vedi, mantengo un abbigliamento sempre molto sportivo. Però devo dire che ultimamente sul palco ho imparato a non avere paura di mostrare di essere donna, a modo mio“.
Sul palco e grazie al palco Emma Marrone ha riscoperto il gusto di essere donna, femminile e rock ‘n roll allo stesso tempo: “La vita è fatta sempre di cambiamenti. Bisogna sempre reinventarsi, riscoprirsi, e devo dire che ultimamente mi piace giocare a fare la femmina, se posso dire così. Mi diverto molto e poi conosci nuovi stilisti, nuovi stili, e capisci che puoi essere rock anche in abito da sera. È un po’ voler rompere gli stereotipi, che la donna è rock, è aggressiva, solo se vestita di borchie. Ma una donna può essere aggressiva e forte e rock anche in tailleur. Non è l’abito che fa il monaco, è la personalità che rende un artista quello che è, che sia vestito di borchie o semplicemente di seta“.
Insomma, il bilancio di questi ultimi 4 anni per Emma Marrone è senz’altro positivo: “Io in realtà non cambierei niente, proprio perché dagli errori che ho fatto ho imparato ad essere quello che sono adesso e ho imparato a scegliere di avere accanto le persone giuste di cui ho bisogno per questo lavoro. Bisogna conoscere anche le persone sbagliate, per capire poi quali sono quelle giuste. Quindi in generale, nella mia vita personale e lavorativa, non cambierei mai niente“.