Lele Mora: “I giovani vanno ascoltati, l’educazione parte dalla famiglia”


Lele Mora

Lele Mora ha cambiato vita ed è un uomo molto diverso da quello che conoscevamo. Da quando vende abiti usati in un mercatino di Milano per la Fondazione Exodus di Don Mazzi, Lele Mora sembra aver capito il vero senso della vita e i valori più veri.

L’ex agente dei vip ha raccontato al settimanale Cronaca Rosa di sentirsi finalmente in pace con se stesso: “Dopo un lungo periodo di tristezza vissuto in carcere, ora sono molto sereno, soprattutto dopo aver capito quanto sia fortunato ad avere al mio fianco una famiglia che mi sostiene e dei figli che non hanno mai smesso di starmi vicino, nemmeno quando ero attaccato dai media e dalle persone con le quali ero stato a stretto contatto per tanto tempo. Una volta uscito dal carcere, non avevo neanche una casa e mio figlio mi ha ospitato a casa sua“.

Lele Mora

Eppure Lele Mora non riesce a dimenticare che molte delle persone che ha aiutato in passato gli hanno voltato le spalle nel momento di maggior bisogno: “Sono sempre stato un uomo generoso: quando vedevo qualcuno in difficoltà, uomo o donna che fosse, l’ho sempre aiutato. A volte avevo 30-40 persone a tavola se sapevo che non potevano permettersi un piatto decente. Ho sempre fatto volontariato, ma se lo fai con il cuore, non hai bisogno di sbandierarlo“.

Ma ora Lele Mora ha capito quali sono i veri valori: “Ascolto i ragazzi della comunità di Don Mazzi, a volte faccio loro dei piccoli regali, ma per loro il regalo più importante è essere ascoltati e consigliati. Sono spaventati dalla crisi, sia economica, che dei valori. La gente pretende di avere tutto e subito nella vita e tende a bruciarasi e buttarsi via. Si tende a dare la colpa ai media, ma io lo trovo sbagliato: ok, anche i media sbagliano, ma la causa primordiale è da ritrovarsi nella famiglia. I genitori sono presi dal lavoro e dai mille hobby dei figli e non si ricordano che i figli non sono dei pacchi postali: non è che quando vanno alle superiori o all’Università non devono più essere seguiti. Con la scusa di non voler essere appiccicosi, certi genitori non se ne occupano molto e spesso non conoscono per nulla i propri figli. Quando un ragazzo viene lasciato senza punti di riferimento, è facile che possa cadere in cattive strade. E farlo uscire da queste brutte strade non è facile e lascia delle cicatrici nell’anima, pertanto è meglio evitarlo prima“.

Davvero molto saggio…

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