Allarme vaccino undici morti «Sono coinvolti anche altri lotti»


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I decessi sospetti aumentano. E dopo le tre morti di giovedì, avvenute in Sicilia e Molise, l’Agenzia del farmaco è costretta a rivedere al rialzo il numero delle presunte vittime del Fluad, il vaccino antinfluenzale prodotto dalla casa farmaceutica Novartis. Ai casi registrati si aggiungono, infatti, due decessi in Puglia, uno in Toscana, due in Emilia Romagna e due in Lombardia oltre a due casi nel Lazio che hanno riguardato un’anziana di 92 anni ricoverata e poi deceduta al policlinico Gemelli di Roma, che aveva preso il vaccino due giorni mercoledì, e un uomo di 77 anni, degente all’Aurelia Hospital, che si era vaccinato 15 giorni fa. Undici vittime ancora da accertare e sulle quali bisognerà aspettare l’esito delle verifiche delegate ai Nas dall’Istituto superiore di sanità. Novartis ha già condotto una revisione preliminare dei lotti interessati confermando la qualità del vaccino. I due lotti incriminati, il 142701 e il 143301 già da ieri erano stati bloccati.

Le prime due dosi presumibilmente letali, sono state distribuite in 12 regioni per un totale di 500mila dosi. L’allarme, però, potrebbe allargarsi perché l’Aifa non esclude il ritiro di altri lotti del vaccino poiché fra le nuove segnalazioni di morti giunte ieri, alcune riguardavano persone che avevano utilizzato un vaccino con altri codici. Al momento una relazione diretta vaccino-decessi non è provata e bisognerà attendere circa un mese per l’esito completo e definitivo delle analisi, in corso all’Istituto superiore di sanità. Dall’Agenzia del farmaco, il direttore generale Luca Pani tiene a una distinzione: «Non c’è una relazione diretta fra la somministrazione del vaccino e le morti» quanto più «una concordanza sospetta e l’incremento delle segnalazioni potrebbe essere dovuto alla fobia».

Ciononostante, quattro procure della Repubblica hanno avviato le indagini su alcuni degli undici decessi. Tre uffici giudiziari, quelli di Prato, Siracusa e Roma, si occupano dei decessi avvenuti nelle province di loro competenza, mentre il terzo, quello di Siena, ha aperto un fascicolo sulla produzione dei lotti sospetti, negli stabilimenti senesi della Novartis. A Siracusa sono morti due pensionati di 68 e 87 anni. La procura aveva già aperto un’indagine su un caso simile, quello di un settantenne di Augusta deceduto a metà novembre dopo che il medico – ora indagato – gli aveva somministrato un vaccino antinfluenzale. A Prato, invece, il fascicolo è stato aperto ieri, dopo la notizia del decesso di un novantenne. Analoghi percorsi potrebbero essere seguiti dalle procure delle città dove vengono segnalate nuove morti sospette: per il momento, Campobasso, Lecce, Parma e Como.

E mentre tra i cittadini, che si sono sottoposti alla vaccinazione, aumenta la paura, il Codacons ha annunciato una diffida al ministero della Sanità per bloccare immediatamente la campagna per le vaccinazioni. Campagna che non vede coinvolto solo il Fluad della Novartis, (quattro milioni le dosi autorizzate alla commercializzazione in tutto il Paese) ma anche altri vaccini antinfluenzali come il Vaxigrip composto solo da un mix di virus senza il principio adiuvato e il vaccino intradermico. Le istituzioni sanitarie, intanto continuano a raccomandare la prosecuzione della campagna vaccinale contro l’influenza. E lo stesso stanno facendo i medici di famiglia. Il presidente della Società italiana di medicina generale, Claudio Cricelli, prende in prestito i dati del 2013 sui decessi nel periodo invernale per scongiurare il panico e il rischio psicosi nei cittadini. «Per complicanze legate alla patologia influenzale – ha ricordato – sono morte in Italia più di 8mila persone e in Europa oltre 40mila».

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