Ligabue, “I miei dischi ve li spiego io”


Manca una sola data alla fine del «Mondovisione tour» che si chiuderà il 20 settembre a Bari: un’estate tra gli stadi della penisola che ha consacrato per l’ennesima volta la popolarità del rocker di Correggio, all’indomani del successo del suo album «Mondovisione», il più venduto del 2013 in Italia. Una festa a cui Sorrisi non poteva non partecipare, prima con una memorabile copertina e, dalla prossima settimana, con un’iniziativa che ripercorre la carriera del Liga dal suo debutto a oggi. Si chiama «Con la scusa del rock‘n’roll»: un cofanetto da collezione con tutti gli album di Luciano e una selezione dei suoi migliori live su dvd. Con una novità gustosa: le interviste inedite contenute nei libretti dei cd, in cui Ligabue racconta i suoi dischi come mai ha fatto prima. Si comincia da «Buon compleanno Elvis», dal 23 settembre: non certo un esordio, ma un momento importante della sua carriera. Oltre che il suo disco di maggior successo. «È un album che ha dentro di sé una luce particolare» racconta Ligabue nel libretto. «Per fare squadra con la nuova band avevamo affittato un’ex scuola elementare e ci eravamo trasferiti lì, vivendo quasi insieme per vedere se un contatto così Catturastretto avrebbe avuto degli effetti anche sulla musica». L’album contiene brani come «Certe notti» («A me e ai ragazzi del gruppo è piaciuta da subito, ma nessuno ha avuto la percezione di quello che avrebbe potuto produrre da lì a poco» ricorda Ligabue nell’intervista) e «Hai un momento Dio?» («Cercavo e volevo leggerezza nel misurarmi con un tema che leggero non è per niente»). Un album decisivo, è così che lo descrive Ligabue nel libretto: «Dopo quel disco, la divisione divenne netta. C’erano quelli a cui piacevo e quelli a cui stavo veramente antipatico. Il successo, quello grande per davvero, cambia tutto. L’ho provato sulla mia pelle. Ma va bene così».

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