Ultime notizie pensioni precoci oggi, 4 gennaio 2016


L’inizio del nuovo anno darà nuovamente vigore a tutte le speranze di riformare le pensioni. Le ultime notizie ad oggi, 4 gennaio 2016, vedono il dibattito ancorato allo scorso anno quando, tra le varie cose, il governo Renzi promise un intervento sui precoci specifico a gennaio. La vertenza dei lavoratori precoci è una delle più sentite e la platea di potenziali beneficiari è piuttosto ampia. Cosa c’è da attendersi per le prossime settimane? Alla ripresa dei lavoratori parlamentari lo scopriremo, intanto cerchiamo di riepilogare le posizioni in campo.

Quota 41, quota 100 e pensioni flessibili: ultime notizie del 4 gennaio

La flessibilità in uscita è stato il tema più battuto del 2015. Sul tavolo ci sono le note proposte di Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro ed oggi capogruppo dell’omonima commissione parlamentare alla Camera dei Deputati.

Pensioni flessibili e quota 41 – Parliamo del DDL 847 presentato alla Camera e sostenuto dalla minoranza PD, in particolare anche dall’onorevole Maria Luisa Gnecchi che con Damiano ha condiviso tante battaglie. La pensione anticipata per i precoci arriverebbe già a 62 anni con 35 di contributi: i lavoratori, in cambio, si vedrebbero applicate penalizzazioni decrescenti che da un massimo dell’8 per cento si azzererebbero al 66esimo anno. In questo pacchetto è compresa la c.d. quota 41, cioè la possibilità di lasciare indipendentemente dall’età con 41 anni di contributi.

Quota 100 – Promossa inizialmente da Damiano, ha trovato l’appoggio della Lega Nord anche se con una struttura diversa. Al momento pare poco praticabile perché il governo Renzi ha detto di non voler impiegare tante risorse e l’INPS ha quantificato l’esborso in 10 miliardi.

ultime-notizie-pensioniPensioni precoci: sale l’età pensionabile

Intanto, mentre il dibattito continua, l’età pensionabile è tornata a salire a partire dal primo gennaio, come fu previsto all’epoca della definizione degli adeguamenti per la speranza di vita. Ci vorranno quattro mesi di lavoro in più per andare in pensione: l’anticipata, attualmente la via “normale” sostitutiva della vecchia anzianità, scatterà a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di lavoro per le donne.

Nelle prossime settimane Vivicool.it seguirà le ultime notizie sulle pensioni, fornendo aggiornamenti in tempo reale. Per restare informati, seguiteci su Facebook!

Condividi