Tintura madre di calendula: a cosa serve? Usi, proprietà e indicazioni terapeutiche


Avete già sentito parlare della tintura madre di calendula? Si ma solo per sommi capi? No ma vi farebbe piacere conoscerla ed utilizzarla? Siete capitate sul sito giusto e sulla pagina giusta. Oggi infatti parleremo proprio di questo fiore che spicca per il suo colore giallo-arancione e che è noto per i suoi ingredienti utili, che fanno sì che esso entri di prepotenza in diversi rimedi naturali noti ai più. Come di consueto, parleremo quindi della tintura madre di calendula analizzando in primis la pianta da cui proviene e in un secondo momento i suoi utilizzi che, ve lo anticipiamo, sono numerosi e variegati. Se questa è la vostra prima volta su Vivicool e siete appassionati di tutto ciò che è green, vi invitiamo a leggere la nostra sezione dedicata al giardinaggio.

Tintura madre di calendula: da dove deriva

La tintura madre di calendula è un composto idroalcolico che si ottiene mescolando in acqua e alcol diverse piante medicinali. Non parliamo attenzione solo della nota calendula, ma anche si arnica, echinacea o lavanda. Premesso ciò, è senza dubbio vero che nella maggior parte dei casi alla base di questo composto troviamo i fiori di calendula officinalis, una tipologia di pianta nota in primis per le sue funzioni antispasmodiche e calmanti in caso di dolore.

La tintura madre di calendula si può acquistare in farmacia o in erboristeria e anche in diversi siti online con prezzi che partono dai 10 euro per 60ml di prodotto. E’ però possibile cimentarvi in una preparazione domestica del prodotto. Ci teniamo a precisarvi che la preparazione domestica non porta ad un risparmio economico degno di nota, ma può comunque essere una ottima soluzione per coloro che vogliono mettersi alla prova, sperimentando “pozioni magiche”.

calendulaIl primo passo da fare è recuperare dei fiori di calendula e pulirli. A questo punto è necessario ridurre il fiore il poltiglia. E’ possibile svolgere l’operazione aiutandosi con un frullatore o con un mortaio. La poltiglia dovrà essere versata in una bottiglia scura, aggiungendo dell’etanolo misto ad acqua. Se il vostro biettivo è realizzare una soluzione antinfiammatoria dovrete diluire il composto a 35 gradi, se optate per una soluzione antisettica invece dovrete raggiungere i 75 gradi. A questo punto si dovrà lasciare macerare il tutto per circa tre settimane, evitando che qualche sostanza sedimenti sul fondo della bottiglia. Per fare ciò è necessario almeno una volta al giorno scuotere la bottiglia e mescolare con cura il composto che nel frattempo cambierà leggermente colore. Passate le tre settimane, dovrete filtare il composto con un colino più e più volte, fino a quando sarete certi di verlo filtrato bene. Travasate il tutto in piccole bottigliette scure chiuse ermeticamente e il gioco è fatto! Ricordare di conservare il luogo fresco e asciutto e al riparo da fonti di luce e di calore.

Utilizzate talmente tanto la calendula da volerla coltivare anche a casa vostra? Nessun problema, anzi il fiore è anche un ottimo alleato nella lotta quotidiana contro le zanzare. L’odore del fiore infatti è terribile per i fastidiosi insetti che non perdono tempo ad allontanarsi dal fiore; l’effetto opposto viene invece esercitato sulle simpatiche coccinelle portafortuna.

Tintura madre di calendula: a cosa serve? Usi, proprietà e indicazioni terapeutiche

calendula 2Il vantaggio principale di questo composto è quello di mantenere quasi del tutto immutate le proprietà del fiore stesso. Sono quindi riconosciuti a questo tipo di tintura poteri antiinfiammatori, lenitivi, cicatrizzanti. A questo utilizzo esterno si affianca un altro ruolo importante di questo fiore che sarebbe in grado di intervenire nella regolarizzazione del ciclo mestruale. In questo caso il risultato sarebbe raggiunto grazie a due azioni differenti: da un lato l’azione svolta sulla regolarizzazione del ciclo, dall’altro l’azione antispastica che interverrebbe direttamente sui dolori mestruali. Un altro caso in cui la tintura madre di calendula è senza dubbio utile è quello in cui si manifestano infiammazioni a vario titolo dell’apparto digerente, situazioni tipiche in caso di ulcere, gastriti, coliti. In questo caso sono le funzioni sedative a giocare un ruolo di primissimo piano.

Gli effetti e quindi le situazioni in cui la tintura madre di calendula potrebbe essere utile sono davvero numerose ma è bene consultare sempre il proprio erborista o farmacista di fiducia, così da ottimizzare l’assunzione del prodotto in base al problema che si sta cercando di risolvere.

Senza alcuna pretesa di esaustività, cercheremo di darvi qualche consiglio generale che può risultare utile un pò in tutti i casi. Per prima cosa è bene precisare che la tintura madre di calendula si assorbe meglio se trattenuta sotto la lingua per qualche istante, sia che essa si assuma diluita che concentrata; in secondo luogo ricordiamo che esistono delle situazioni in cui si consiglia l’uso esterno della sostanza, poggiando su una piaga o sua ferita la sostanza, in questo caso è preferibile procedere veri e propri impacchi. Un discorso simile può essere fatto per tutti coloro che stanno valutando di utilizzare questa soluzione contro le fastidiose ragadi al seno che accompagnano spesso il periodo dell’allattamento. Fondamentale invece l’utilizzo del prodotto diluito in tutti quei casi in cui si prevedano gargarismi utilizzando questa sostanza. Concludiamo precisando che non ci sono effetti collaterali o controindicazioni particolari, l’unico rischio è quello di essere intolleranti a questa pianta.

Siete riuscite a preparare il vostro composto o avete abbandonato l’idea dopo aver comprato un caso di calendule? Se vi trovate nella seconda situazione abbiamo la soluzione non voi. Forse infatti non sapete che la calendula può essere utilizzata anche in cucina. Qualche petalo insaporirà infatti i vostri primi, siano essi a base di pasta o di riso, e allo stesso modo potranno arricchire le frittate.

Una ulteriore soluzione è quella di sfruttare le caratteristiche che fanno della pianta di calendule una ottima alleata della nostra bellezza. Immergete un sufficiente numero di petali in acqua bollente, lasciate che l’acqua si raffreddi e immergetevi in questo bagno di fiori. Ne uscirete con una bella pelle, morbida, idratata e profumata. A questo punto pensiamo di avervi davvero detto tutto sil mondo delle calendule, non vi resta che mettere in pratica i consigli che vi abbiamo dato e continuare a seguirci sul ViviCool er conoscere sempre più dettaglio sul mondo dei fiori e delle piante e sui loro innumerevoli utilizzi.

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