Gipsy: chi sono, dove vivono e cosa fanno?


Forse avrete sentito parlare del termine “Gipsy” ne Il mio grosso grasso matrimonio gipsy, il programma loro dedicato che va in onda su Real Time. Forse non ne avrete nemmeno sentito parlare, ma in ogni caso è interessante conoscere la loro identità. Chi sono? I gipsy, in pratica, sono in Gran Bretagna quelli che in Italia chiamiamo “zingari” in modo dispregiativo, un mix di diverse etnie provenienti dall’India e dal Pakistan, accomunate dalla stessa lingua, il romaní. Originariamente nomadi, al giorno d’oggi sono perlopiù stanziati in zone isolate rispetto al resto della popolazione e assumono la cittadinanza dello Stato in cui vivono. Dagli europei sono stati chiamati “Gitani” (in spagnolo), derivazione del latino “aegyptanus” (dagli inglesi “gipsy”), perché in origine per farsi accettare sgitanosi spacciavano per ricchi magnati Egiziani, nonostante la loro grande povertà.

Chi sono i Gipsy: ecco quali sono i vari ceppi etnici

Gipsy chi sono?I gipsy assumono diverse denominazioni a seconda degli aspetti territoriali, culturali e dialettali. Ogni gruppo ha, infatti, assimilato elementi delle culture che ha incontrato durante la fase nomadica, sviluppando proprie caratteristiche. In Italia ci sono i Roma (plurale di “rom”, che nella loro lingua vuol dire “uomo”), come anche in Europa centrale e orientale; nel Regno Unito i Romanichal; in Francia i Manush; in Spagna, Portogallo, parte della Francia, in Finlandia, nel Galles, nelle isole britanniche e in America Latina i gitani hanno perso l’uso della lingua rom e si definiscono kalé.

Gipsy: le tradizioni, l’organizzazione e i matrimoni

I gipsy sono uniti da tradizioni che rispettano fortemente e che sono tramandate oralmente e quindi soggette a modificazioni nel corso del tempo. Sono poche le comunità gipsy che veramente si attengono alle tradizioni originarie e vivono in gran parte nell’Africa sub-sahariana. La loro organizzazione si basa sulla famiglia: l ’individuo da solo non è considerato, ma è accettato in quanto ha un ruolo ed appartiene ad un nucleo familiare, che tra l’altro è numeroso: i tanti figli costituiscono forza-lavoro. Importanza ha anche la “famiglia estesa”, ovvero quella che comprende i nonni, gli zii, i cugini… Con essi si intrattengono forti legami e non è pensabile prendervi definitivamente le distanze. Gli anziani sono senz’altro il punto di riferimento: essi custodiscono le tradizioni e danno i migliori consigli.

Matrimonio Gipsy e le donne

La donna non ha voce in capitolo, ma deve accudire il marito, tenere in ordine la roulotte e badare ai figli. Diventa una vera e propria principessa, però, nel giorno del suo matrimonio, a cui aspira più di ogni altra cosa. Una ragazza gipsy si sposa giovanissima (essere single a 20 anni vuol dire avere ormai poche possibilità di sposarsi), solo dopo un fidanzamento iniziato con la cosiddetta “cattura” da parte del ragazzo, che non può avere rapporti sessuali prima del matrimonio. E, giunto il grande giorno, la parola d’ordine è esagerazione. A partire dal vestito della sposa, che è enorme, tutto ornato di perle, balze e diamanti e, senza dubbio, pesante. I festeggiamenti sono poi spettacolari: sono previste limousine, elicotteri, carrozze, fuochi d’artificio, danze sfrenate, concerti, spettacoli circensi, esibizioni canore.

Gipsy Cosa fanno?

Per quanto riguarda l’economia, essi, da una parte si adeguano a svolgere i mestieri delle popolazioni tra le quali sono ospitati (subendo non poche volte accuse tra le più svariate), dall’altra sfruttano l’ambiente circostante. L’accattonaggio o il piccolo furto, che per noi sono azioni incivili e scandalose, per loro non sono altro che la normale prosecuzione, adattata all’ambiente antropico, di pratiche primitive quali la raccolta e la caccia. È proprio questo aspetto che ha comportato l’inizio dei pregiudizi e degli episodi di razzismo nei confronti dei gipsy. Spesso i cittadini inglesi, ad esempio, non trattengono una smorfia di disgusto se vedono persone gipsy nei locali pubblici.

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