La Bella e la Bestia: la magia nei film Disney


È in arrivo nelle sale cinematografiche italiane “La Bella e la Bestia”, in attesa oramai da un po’ dai più appassionati cultori dei film e dei lungometraggi Disney, ma anche dai curiosi che hanno visto trailer su trailer di questa pellicola.

la bella e la bestiaLa trama non si differenzia molto dal cartone animato del 1991 anno in cui molti si sono potuti innamorare insieme a Belle della gentilezza ritrovata dal bestiale principe. Si sa del resto che i film della famosa casa cinematografica americana appassionano e incantano, ed è su quest’ultima parola che mi soffermerei. Cosa attira il pubblico e cosa rende così fantastiche le storie che il sig. Walter Disney ed i suoi successori ci continuano a mostrare? Ovviamente la magia!

Ci sono alcuni filoni costanti nei suoi film, come la natura (luogo in cui la magia si manifesta maggiormente) e la magia, che a volte viene presa in maniera quasi comica, senza però svalutarla mai né darle un sentore di superstizione. La magia nei film Disney prende quasi il posto della religione, dividendo il bene e il male in “magia bianca” e “Magia Nera”, questa scelta secondo alcuni non è stata solo dettata da una sorta di timore reverenziale nei confronti della religione, ma anche da una profonda consapevolezza del fanciullo, secondo la quale è il giovane che deve trovare il proprio posto nella lotta tra bene e male, scegliendo a livello profondo cosa è giusto o meno per il proprio essere, al di là di una catechesi e un indottrinamento imposto dalla società e dalla chiesa, qualunque essa sia.

Per Disney infatti, personaggio alquanto controverso agli occhi di molti, il segreto della felicità stava proprio nel cogliere il legame che c’è tra il mondo “reale” e quello “nascosto” più magico ma non per questo meno reale, il mondo delle possibilità, di ciò che non è ancora avvenuto e che lui tramutava con maestria nei suoi amati cartoni animati come un mondo pieno di magia. Scontri quindi non solo di forze occulte ma di vere e proprie ideologie e di stili di vita. Basti pensare allo scontro tra Mago Merlino e Maga Magò, quasi comicizzato eppure molto serio all’interno del cartone “La spada nella roccia” nel quale i due esponenti del bene e del male vogliono ingraziarsi il ragazzo (Semola, futuro Re Artù) e mostrano già dove ogni percorso potrebbe portarlo, ovvero ad una brutta morte o ad una vita a volte difficile ma che lo porterà alla grandezza. Un’altra guida spirituale per dei giovani si può trovare in Mary Poppins, dove la tata-maga istruisce i ragazzi alla complessità della vita, rifiutando però in certi momenti il ricordo della magia dei due giovani bimbi che parlano di ciò che hanno vissuto, quasi a voler simboleggiare che i giovani non devono riflettere sulla magia in sé ma sulla morale e su ciò che hanno appreso da quelle esperienze.

La Bella e la Bestia non è da meno, seppur la maga che trasforma il principe si mostri con la classica rappresentazione di una strega in primis, è una bellissima fata a mostrarsi dopo, dal magnifico aspetto ma allo stesso tempo severa ed inflessibile, che impartisce un castigo che non si limita a punire il principe, ma vuole dargli invece una possibilità di cambiamento, poiché se si segue la strada della bontà e dell’amore (non solo quello romantico, ma in generale verso il prossimo) si può sempre arrivare ad essere delle brave persone, ecco quindi che l’aspetto bestiale del protagonista muta tornando a quello umano, come a simboleggiare un parallelismo con la propria anima. Che vi piaccia o meno la magia, che siate o meno appassionati di film Disney, il nuovo film in uscita nelle sale cinematografiche giovedì 16 marzo 2017 non deluderà gli appassionati e attirerà i curiosi, o almeno così speriamo!

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